Per scaricare il gioco, visita questa pagina dal tuo PC

16/06/2018
Navi di carta: incrociatore Budyonny

In World of Warships sono presenti molte navi che non furono mai realmente costruite. Due volte al mese, gli articoli della serie Navi di carta vi racconteranno delle navi che nella vita reale non hanno mai superato la fase di progettazione, ma che navigano negli oceani del nostro gioco. Attenzione, questi articoli saranno di particolare interesse per chi preferisce un approccio ingegneristico!

All’inizio del 1936 ebbe luogo a Londra una conferenza internazionale sulla limitazione degli armamenti navali. Le tensioni globali stavano crescendo e l’andamento delle discussioni lo dimostrò: il 15 gennaio la delegazione giapponese abbandonò la conferenza; gli italiani fecero lo stesso il 26 marzo. Alla fine il trattato fu firmato solo dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dalla Francia. Il funzionario navale sovietico a Londra, il Capitano di 3° rango Antsipo-Chikunskiy, seguì da vicino lo svolgimento della conferenza. Il risultato fu che durante la stesura del Grande programma di costruzioni navali del 1936 furono considerati i limiti imposti dal Trattato di Londra. Fu il primo programma di costruzioni navali sovietico adottato della seconda metà degli anni ‘30.

Il Grande programma di costruzioni navali fu sviluppato nella massima riservatezza, dal comandante della Marina sovietica Vladimir Mitrofanovich Orlov in persona e dai suoi collaboratori più stretti della cosiddetta “nuova scuola”, Ivan Martynovich Loodri e Romuald Adamovich Muklevich, che avevano sostituito durante gli anni ‘20 i comandanti e i costruttori navali dei tempi dello zar. Il nuovo programma era radicalmente differente rispetto a quello degli anni ‘20, che proponeva una “costruzione graduale” di piccole forze navali con scopi principalmente difensivi, incentrato sui sottomarini e sulle torpediniere. I nuovi piani prevedevano la costruzione di una flotta composta da 533 navi di tutti i tipi, con un dislocamento totale di 1,3 milioni di tonnellate; erano inclusi cinque incrociatori leggeri di “nuova classe”, con dislocamento standard da 7.500 t. Coerentemente alle limitazioni imposte dai trattati internazionali, l’armamento primario dei nuovi incrociatori doveva essere da 152 mm.

I piani del 1936 furono approvati dal Politburo e da Stalin in persona, ma nel 1937 furono revisionati poiché Orlov e la sua “nuova scuola” furono dichiarati “nemici dello stato” e furono rimossi dal comando. Il Programma di costruzioni navali della Marina sovietica del 1937 fu redatto dal nuovo comandante della marina, Mikhail Vladimirovich Viktorov, e dal comandante della flotta del Baltico, Lev Mikhailovich Galler, che basarono il loro lavoro sull’esperienza maturata durante gli eventi in Spagna, in cui la flotta civile sovietica aveva fornito supporto alla Repubblica spagnola senza alcuna copertura da parte di navi da guerra sovietiche, ritrovandosi indifesa contro le provocazioni e gli aperti attacchi della Marina italiana. Il nuovo programma modificò la distribuzione per classe e per flotte delle navi pianificate. Per la prima volta fu inclusa una portaerei con un dislocamento di 10.000 t. Anche le specifiche delle future navi furono revisionate e aumentate, in considerazione del fatto che i limiti del Trattato di Londra avevano perso importanza.

Tuttavia nemmeno questo piano sarebbe stato esente da correzioni. Viktorov venne sostituito da P.A. Smirnov, Commissario di 1º grado dell’esercito. Il 16 febbraio del 1938, lui e Galler presentarono al Comitato di difesa il Programma principale di costruzione navale, che proponeva la costruzione di 424 navi con un dislocamento totale di oltre 1,9 milioni di tonnellate entro il 1° gennaio 1946. Nel 1938, a seguito di un’altra purga, Smirnov venne sostituito da Frinovskiy, il quale venne sostituito a sua volta tre mesi dopo (questa volta permanentemente) da Nikolai Gerasimovich Kuznetsov, precedentemente a capo della flotta del Pacifico. Il 6 agosto del 1939, quest’ultimo presentò il suo piano decennale di costruzione navale a Stalin, Molotov e Voroshilov: proponeva di costruire 699 navi da guerra dei principali tipi con un dislocamento totale di 2,5 milioni di tonnellate, inclusi 32 incrociatori leggeri (di cui sei di classe Kirov). Tra il 1940 e il 1942 vennero impostati 21 incrociatori leggeri.


Progetto 94

Un decreto governativo emesso nel 1940 dal Commissariato popolare della Difesa e dell’Industria pesante raccomandò di iniziare la progettazione di un incrociatore leggero. Fin dall’8 giugno dello stesso anno, il Commissariato popolare della Marina approvò le specifiche tecniche del progetto di questa nave. La bozza fu sviluppata dalla OKB-196 dell’impianto di costruzione navale nº 196 (“Sudomech”). Il progetto venne identificato con il numero 94.

Gli scopi principali degli incrociatori del Progetto 94 erano quelli di condurre i cacciatorpediniere all’attacco, fornire supporto durante le operazioni di ricognizione, pattugliamento e incursione, difendere la flotta principale dalle incursioni dei cacciatorpediniere nemici e infine partecipare a operazioni da posamine. Per conseguire questo obiettivo, il progetto doveva assicurare “un certo livello di protezione a tutte le parti essenziali della nave, i sistemi di artiglieria più avanzati a distanza ravvicinata, un’elevata velocità e una notevole resistenza”. Secondo i requisiti del Commissariato della Marina, l’artiglieria dell’incrociatore doveva consistere in sei cannoni da 152 mm montati su torrette gemelle, altri sei cannoni da 100 mm montati su torrette coassiali, otto cannoni automatici da 37 mm e otto mitragliatrici da 12,7 mm. La nave avrebbe anche dovuto montare due tubi lanciasiluri tripli da 533 mm.

Tuttavia, era ovvio che questa nave sarebbe stata inferiore agli incrociatori leggeri di altre nazionalità in termini tecnici: ecco perché nel febbraio del 1940 l’OKB-196 presentò due varianti della bozza al comando della Marina, rispettivamente con sei e nove cannoni da 152 mm come armamento principale.

NomeVariante a 6 cannoniVariante a 9 cannoni
Lunghezza al galleggiamento, m185,0185,0
Lunghezza massima, m191,0191,9
Raggio, m16,517,1
Pescaggio medio a dislocamento normale, m6,36,66
Dislocamento standard, t7.5008.200
Dislocamento normale, t8.1008.800
Dislocamento totale, t8.7159.565
Dislocamento massimo, t10.15011.170
Potenza delle turbine a vapore, hp132.000132.000
Velocità, nodi3837
Autonomia (a 18 nodi), miglia7.7008.100
Autonomia (a velocità massima), miglia1.9002.050
Armamento
152 mm/573 – МК-4(150)3 – МК-5(150)
100 mm/553 – B-54(300)3 – B-54(300)
37 mm2 – 66-К, 1 – 46-К(3000)3 – 46-К(3000)
12,7 mm4 – DShKM(3000)4 – DShKM(3000)
Tubi lanciasiluri da 533 mm2 – 1Н(12)2 – 1Н(12)

 

Nel marzo del 1941, dopo aver ricevuto entrambe le varianti, il comando della marina decise di abbandonare la versione a 6 cannoni per via dell’armamento insufficiente. Fu approvata la variante a 9 cannoni e fu deciso di continuare con il suo sviluppo. Purtroppo, l’invasione nazista nel giugno del 1941 interruppe i lavori sul progetto.


Progetto dello scafo

Per ridurre il dislocamento il più possibile, fu scelto di adottare una soluzione a doppio ponte senza un castello di prua, con l’altezza del ponte superiore in crescita graduale da poppa fino alla prima torretta, poi con un’altezza crescente in modo più netto dalla prima torretta al dritto di prua. La nave fu divisa in 26 compartimenti con paratie stagne. All’interno della cittadella e nella zona poppiera prima di essa furono installate paratie stagne trasversali che delimitavano le sale motori e caldaie, gli alloggi e le polveriere, oltre ai serbatoi laterali di acqua e di carburante. Per la costruzione dello scafo fu pianificato un ampio uso della saldatura elettrica. Tutte le giunture del fasciame esterno dovevano essere saldate, così come tutti gli incavi fuori dalla cittadella sotto la linea di galleggiamento, tutta l’impalcatura del fasciame, tutte le sporgenze eccetto la chiglia verticale, tutte le giunture del fasciame interno inferiore e tutte le terminazioni dei ponti inferiore e superiore.


Propulsione

L’impianto di propulsione principale sarebbe stato composto da turbine a vapore, caldaie e meccanismi ausiliari progettati per i cacciatorpediniere del Progetto 35, con una potenza erogata di 44.000 hp.


Armamento

Le torrette MK-5, che erano state sviluppate originariamente per gli incrociatori del Progetto 68, furono adottate come batteria principale anche per questo incrociatore. Questa soluzione permise agli ingegneri di unificare gli armamenti usati dalle navi, abbreviare la fase di progettazione e accelerare la costruzione delle navi future.

L’armamento secondario comprendeva tre torrette binate B-54, anch’esse usate sugli incrociatori del Progetto 68. Le installazioni furono prodotte nell’impianto n. 232 (stabilimento “Bolshevik”).

Calibro, mm100
Lunghezza della canna in calibri56
Numero di cannoni in una torretta2
Velocità del proiettile alla volata, m/s870
Peso del proiettile, kg15,6
Velocità di rotazione, gradi al secondo15
Velocità di alzo, gradi al secondo15
Angoli di elevazione, °85/-8
Cadenza di fuoco (per cannone), colpi al minuto16
Peso della torretta, t42,4

 

L’armamento contraereo comprendeva tre installazioni 46-K quadrinate da 37 mm (prodotte nell’impianto n. 8 di Kalinin) e quattro mitragliatrici coassiali DShKM da 12,7 mm.


Sistema di controllo del tiro

Il fuoco dell’armamento primario veniva controllato da un apparato direttore B-41 equipaggiato con due telemetri a coincidenza da 8 metri (uno dei due doppio) e un mirino VMC-4 (stabilizzato). Il controllo di tiro immediato era gestito dalla stazione centrale di controllo del tiro, dove era installato un apparato direttore principale CAS-1. Tutte le torrette di batteria principale, inoltre, erano equipaggiate da telemetri a coincidenza da 8 metri. L’armamento secondario era controllato da due stazioni di direzione SPN-300 stabilizzate installate su ogni lato, equipaggiate di telemetri da 4 metri e da apparato direttore principale Smena. Gli archi di rotazione delle torrette di batteria principale erano da 302° per la prima torretta e 298° per le altre.

Il telemetro SPN-300 da 4 metri era utilizzato per il controllo dei tubi lanciasiluri e per i proiettori notturni installati sulle ali del ponte. Il puntamento dei tubi lanciasiluri poteva essere dato anche dall’apparato direttore B-41.

Con questo concludiamo la nostra recensione dell’incrociatore Budyonny. Desideriamo sapere cosa ne pensate della nostra nuova rubrica!

Nel prossimo articolo: Progetto 389 incrociatore Dallas.